L'ULIVO E LE OLIVE
L’ulivo coltivato (nome scientifico Olea europaea sativa; l’ulivo selvatico, presente nella flora spontanea mediterranea, è l’Olea europaea oleaster) è una pianta da frutto che appartiene alla famiglia delle Oleaceae. Nella famiglia delle Oleaceae, l’Olea Europaea è l’unica pianta che produce frutti commestibili. Nelle giuste condizioni pedoclimatiche, l'ulivo ha bisogno di poco per vivere e dà tutto in cambio: i suoi frutti permettono la produzione di olio o il consumo diretto, le sue foglie sono usate da sempre nella farmacopea erboristica, il suo legno è così duro e levigabile che è l’ideale per lavori di ebanisteria, tornio e intarsio, e così pesante da essere ad alto potere calorifico. Dell’ulivo, insomma, non si butta via niente, come per il maiale…
È una pianta poco esigente e con larga adattabilità, che ama il caldo e la luce, in grado di resistere alla siccità anche quando si protrae per molti mesi (teme invece i freddi rigidi e soprattutto tardivi), sempreverde perché non va incontro a una vera fase di dormienza nel periodo invernale, e così longeva da essere praticamente immortale. L'ulivo non muore mai: possiede, infatti, la capacità di rigenerarsi completamente, sia nella chioma che nell’apparato radicale, una volta che questi siano stati danneggiati o distrutti riemettendo polloni dal colletto. Simbolicamente, questa pianta è stata considerata sacra da tutti i popoli che l’hanno coltivata. È stata ritenuta, non solo un segno di pace e di rinascita nell’antica Grecia (concetto ripreso nella Bibbia dal Libro della Genesi) e di giustizia e sapienza presso gli Ebrei (si veda la costruzione del tempio di Gerusalemme da parte di Salomone nel Primo Libro dei Re), ma pure un simbolo di stima e di considerazione, da attribuire a coloro che si distinguevano per le loro gesta (Romolo e Remo, ad esempio, “genitori” della futura Roma, nascono sotto un ulivo…).
Le condizioni climatiche ideali per la sua crescita sono: piovosità annua limitata, estati calde e asciutte, inverni temperati. L’ulivo cresce e prospera anche in luoghi aridi e avari per i suoli, ricchi di scheletro, permeabili e ben areati. Anche la luce e il vento sono essenziali per il suo sviluppo.
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