La città di Parma nel 2020 sarà capitale italiana della cultura
Non solo capitale indiscussa dell’enogastronomia, nel 2020 Parma sarà Capitale Italiana della Cultura.
Parma ha iniziato il suo percorso di candidatura nell’estate 2017 iniziando dall’ascolto attento dei testimonials di imprese, operatori culturali, università e associazioni, da cui è scaturita una mappatura di realtà di grande rilevanza in tutti i settori creativi: dalla manifattura al cinema, dal teatro alla musica, dalla gastronomia alle arti plastiche.
La nomina è arrivata il 16 febbraio 2018 a Roma dove la giuria nominata dal Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo ha eletto Parma Capitale Italiana della Cultura per il 2020, scegliendola tra le dieci città finaliste con la seguente motivazione:
“I punti di forza del programma presentato, La cultura batte tempo, sono in particolare la capacità di attivare e coordinare un sistema estremamente complesso di soggetti, allargato su base territoriale estesa. Il progetto, infatti, enfatizza un forte, attivo, coinvolgimento dei privati e delle imprese del territorio, una stretta relazione con il mondo dell'università e della ricerca, con il mondo della cultura e del welfare. Ma anche la presenza di un rapporto consapevole tra rivitalizzazione urbana, integrazione sociale e produzioni cultuali con riferimento esplicito all'attivazione di distretti; un sistema di offerta culturale di ottimo livello realizzato con una esplicita attenzione ai giovani, all'integrazione tra discipline artistiche, con particolare riferimento alla tradizione musicale; e una forte capacità di infrastrutturazione culturale e di gestione dei sistemi di accoglienza e gestione della attrattività in vista della sostenibilità complessiva”.
“La cultura batte il tempo”, questo lo slogan della manifestazione, significa voler intendere la cultura nel suo senso più ampio, vivo e produttivo, fattore decisivo nel processo di negoziazione che le diverse dimensioni temporali e sociali reclamano: la cultura scandisce il tempo di vita della città e nel far questo favorisce l’abbattimento degli steccati storici e sociali che rendono complicate le forme di dialogo. La cultura è benessere per la comunità, veicolo di sviluppo sociale ed economico, luogo di libertà e democrazia, spazio e tempo di inclusione e di crescita individuale e comunitaria.
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